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al testo di Marina Pacifici
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Ricordi?
Le antiche vie del paese, i volti amici, le nostre giovanili attese, ombre malinconiche dei nostri giorni felici. Ed ecco nel palio dell’emozione vivida palpita la nostra Barberino nel fulgido splendore autunnale. Rimembranza di gioventù che dilegua ogni distanza, nel mio cuore per sempre Tu. Ricordi? Le pietrose scale il bel giardino. La bruma di nostalgia dal cuore sale. Rammenti? I diosperi, il susino I peri nell’angolo. Palpita il ricordo in struggente assolo. I baci tuoi sinceri coloravano il mattino all’ombra della ginestra. Da lontano mamma Amelia ci guardava col sorriso severo di maestra. Risplendeva il cielo turchese culla del nostro amor cortese. M’inebriavo della luce del tuo sguardo di giada, mano nella mano ci s’incamminava per l’antica strada. Ricordi? Il nostro abbraccio lungo una vita presso il ciliegio, bianco nella neve testimone del nostro amore lieve, della primavera di un’emozione che non è mai finita. Ricordi? Rinverdisce ogni ora il bel giardino nella mia nostalgia in fiore. M’inebrio della fragranza nell’incantata ora del nostro malinconico Amore. A Te che sei l'incanto d'autunno |
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